Arriva il giorno in cui, alzandoci dal divano, decidiamo di iniziare a spostare gli arredi del salotto per valutare nuovi assetti, per un’aria di novità: forse il tavolino sarebbe più funzionale sistemato nell’angolo, la poltrona più vicina alla finestra e quella libreria potrebbe essere in qualche modo valorizzata. Il più delle volte, però, non basta il gioco combinatorio a placare la sete di cambiamento. Spesso serve un’azione più radicale, anche se non vogliamo stravolgere casa.
Ne abbiamo visti e vissuti tanti di “prima e dopo”, ma ogni volta il coinvolgimento è sempre straordinario. Vi vogliamo raccontare la storia di un salotto speciale. È la storia di un grazioso rifugio, in cui la pietra riporta in superficie i discorsi della terra, in cui piccole nicchie accolgono segreti, sogni, intuizioni, e “guardare il muro” diventa tutt’altro che un’attività inconsapevole.
Abbiamo voluto conservare tutto questo meraviglioso patrimonio di passato, storia e artigianalità, rinfrescandone però il contorno. A iniziare dal cuore della stanza: il camino, il “fuoco” intorno al quale continuare a tramandare, condividere, sperimentare. Abbiamo valorizzato questo nucleo rustico fornendogli un sostegno che corre lungo tutto la parete, un arredo che includendo il basamento del camino in lamiera cerata offre continuità e contiene donando ordine ed equilibrio. Scuro e profondo come la terra. A livello superiore, invece, la creazione del contrasto: un’ampia pannellatura bianca, che trasmette luce, amplia le prospettive, creando un collegamento con le altezze. L’apertura è evocata anche dai travetti del soffitto, ora opportunamente sbiancati, per creare dilatazione e diffusione.
Ecco lo sguardo d’insieme, che ci fa apprezzare un nuovo spazio ampio, meno arginato, con maggiori potenzialità. Le atmosfere mantengono le loro sfumature, ma con una personalità più chiara, contemporanea e coerente. Lo stile dei complementi aiuta le pietre, le linee esaltano la personalità di un salotto che continua a dialogare con le origini, ma si apre a nuovi orizzonti e a nuove prospettive.
RUSTIC LOOKS TO CONTEMPORARY
There comes a day when getting up from the sofa we decide to move the living room’s furniture to evaluate new arrangements: maybe the coffee table is more functional in the corner, the armchair closer to the window and that library could somehow be more appreciated. Most of the times, though, the combinatorial game is not enough to satisfy the need of change. Often a more radical action is needed, even if we do not want to revolutionize our house.
We have seen many “before and after”, but every time the involvement is always extraordinary. We want to tell you the story of a special living room. It is the story of a refined refuge, in which the stone brings back to the surface the subject of earth, in which little recesses host secrets, dreams, intuitions and “looking at the wall” becomes far from an unintentional activity.
We wanted to preserve all of this beautiful patrimony of past, history and craftmanship, but refreshing its contour. Starting from the heart of the room: the “fire” around which handing down, sharing, experimenting is carried on. Dark and deep like the earth. To the superior level, instead, the creation of contrast: a wide white paneling, that infuses light, expands perspectives creating a link with heights. The opening is evoked by the joists of the roof, now conveniently whitened to create dilatation and diffusion.
Here is the overview that allows us to appreciate a new wide space, less dammed, with more potentialities. The atmospheres maintain their shades, but with a clearer personality, contemporary and coherent. The style of the complements helps the stones, the lines exalt the personality of a living room that goes on talking with the origins, but opens to new horizons and new perspectives.