C’è un respiro che anima ogni spazio
in cui abitate, lavorate, vivete. E’ un soffio di freschezza e vitalità, che percorre gli spazi della vostra quotidianità trasformandoli in luoghi d’ispirazione, bellezza e comfort.
Abbiamo sempre avuto una certa ricettività verso quello che chiamiamo “Il respiro degli spazi”: sappiamo coglierlo perché quando ci approcciamo a un ambiente per rivalorizzarlo ascoltiamo ciò che le pareti, i materiali, le atmosfere raccontano. Lo facciamo insieme a voi, per reinterpretare quelle evocazioni, dando alle case nuova forma, lasciandole evolvere verso confini di stile e contemporaneità, proiettandole in un futuro di armonia e design.
Nulla è lasciato al caso: ogni elemento è in dialogo con il contesto, in una ricerca costante di coerenza e concordanza. C’è sempre un fil rouge che si svolge, angolo dopo angolo, stanza dopo stanza, accompagnando alla scoperta della storia che ogni abitazione custodisce tra le sue nicchie di unicità.
Sfiorare i segreti e le potenzialità dei luoghi, anche quelli apparentemente più difficili da ottimizzare, è una sfida appassionante. Ma è una sfida senza vincitori né vinti, perché tutti gli attori in gioco hanno un unico, comune, obiettivo: la proporzione tra le parti, la funzionalità del Tutto. Lo vogliono le dimore, lo vogliono le persone, lo vogliamo in primis noi che viviamo la progettazione come una composizione a più mani, mai come un incarico.
La nostra ultima realizzazione vede rinascere, è proprio il caso di dire, un appartamento degli anni ’60. Abbiamo optato per un’ampia zona giorno e l’eliminazione del corridoio, conservando la funzionalità e la comodità di due camere, due bagni e uno studio. Cosa la rende speciale? Il suo carattere: ha una personalità accattivante, un look moderno e la rendono speciale tante soluzioni di praticità, accorgimenti a scomparsa e piani cucina Arrital all’insegna della razionalità e dell’efficienza.
Ci vuole passione, un pizzico di audacia, tanta dedizione; ci vogliono metodo, esperienza ed estro e la volontà di aprirsi all’intuizione.
Arriva sempre il momento della folgorazione, quando una finestra, un muro o una semplice prospettiva riescono ad illuminare la nostra visione d’insieme.
Allora sì, si sta progettando.